Le aziende ed i loro asset
- Francesco Petrarolo
- 15 set 2017
- Tempo di lettura: 5 min
L’azienda nel suo complesso è costituita dai seguenti asset:

Tangibili:
Immobilizzazioni: Le immobilizzazioni sono i mezzi produttivi di cui dispone un’Azienda e sono rappresentati dagli immobili commerciali, gli opifici, le attrezzature, mobilio, etc.
Mezzi finanziari: I mezzi finanziari sono rappresentati dal capitale disponibile, finanziamenti, titoli, etc.
Intangibili:
Le risorse umane rappresentano il capitale intellettuale di un’azienda. La definizione capitale indica il valore che è possibile attribuire, nella stima economica di un’azienda, alle persone che lavorano nell’organizzazione con le loro intelligenze, competenze, sensibilità, capacità lavorative, esperienze.
Non esistono ancora misurazioni scientifiche per la monetizzazione di tale capitale, ma è acclarato che esso influenza i risultati delle aziende ed è valutato, anche se in maniera empirica, nella stima economica di un’impresa. Gli uomini interpretano e rappresentano i valori di un’azienda, la sua filosofia, la sua cultura.
L’individuazione delle persone giuste al posto giusto, la soddisfazione nell’attività svolta, l’attaccamento all’azienda, i principi etici che contraddistinguono i collaboratori fanno la differenza tra le diverse aziende.
Organizzazione e capacità relazionali
L’organizzazione esalta, ancor più, le abilità individuali.
La condivisione di un assetto organizzativo, i processi funzionanti, le procedure condivise ed applicate, le flessibilità operative, le interfunzionalità adattate, perseguire gli obiettivi prefissati, sono il valore aggiunto di un’impresa.
Le capacità relazionali esterne ed interne degli operatori, il clima di collaborazione che si instaura, l’entusiasmo, la creatività, l’essere propositivi, il coinvolgimento e l’aiuto ai meno dotati sono direttamente correlati al benessere ed ai risultati di un’azienda.
La gestione dell’organizzazione

Le variabili
La gestione dell’organizzazione di un’azienda non può essere ritenuta un elemento statico in quanto la continua ricerca di efficienza ed efficacia della struttura, per le infinite variabili, viene continuamente condizionata da:
Mutamenti degli scenari nazionali internazionali
Ampliamenti o i ridimensionamenti dei mercati di riferimento
Modifica delle normative vigenti
Ricerca di nuove fonti di profitto o di risparmio
Cambiamento delle strategie o missione
Modifica delle responsabilizzazioni e delle posizioni individuali e di gruppo;
Variazioni dei processi;
Creazione o la modifica delle inter funzionalità;
Insoddisfazione del clima organizzativo esistente;
Queste variabili ci obbligano a continui aggiornamenti che a volte stravolgono l’assetto precedentemente definito creando scompensi iniziali, delusioni, aspettative, disappunti, speranze, illusioni; altre volte i cambiamenti sono indolori, inavvertibili, piccole modifiche più o meno continue nel tempo che variano ma non stravolgono.
Le Abilità Manageriali della dirigenza
Ai manager, di norma, è affidata la produzione, la realizzazione e l’esecuzione del nuovo ordine organizzativo. I manager, di conseguenza, a seconda dei livelli decisionali ed in coerenza dei ruoli svolti all’interno dell’organizzazione, devono possedere alcune prerogative personali, in linea con quanto richiesto dal nuovo assetto.
Ai responsabili delle strategie l’azienda richiederà la ricerca e l’interpretazione dei fenomeni esterni ed interni all’impresa che sono rappresentati dalle:
Abilità nell’interpretare i mutamenti degli scenari e le possibili ripercussioni (crisi Corea, Governance USA etc.)
Abilità nell’individuazione dei possibili mercati di riferimento
Abilità nella lettura degli andamenti economici
Abilità nel capire nuovi modelli sociali (bio, qualità, fibre)
Abilità nell’analisi del cambiamento dei consumi (gonne, pantaloni, detersivi o latte in self service, gestione rifiuti, etc.)
Abilità nella identificazione dei nuovi trend consumistici (ferie brevi/lunghe, abitare in periferia o nei centri storici, etc.)
Abilità nel riconoscere le aspettative del consumatore (sicurezza alimentare, bio, etichettatura comprensibile, processi di trasformazione con antichi modelli)
Abilità nell’individuazione dei nuovi modelli organizzativi (outsourcing, centri costi, deleghe, accentramenti, aziende con divisioni o rami d’azienda)
Abilità nel creare nuovi modelli (terziarizzazione, franchising)
Abilità nella individuazione e verifica delle minacce e delle opportunità delle aziende (concorrenza, abbandono/modifica di alcuni consumi)
Abilità nella valutazione delle risorse strutturali, economiche ed umane disponibili (mezzi, investimenti, etc.)
Abilità nella valutazione oggettiva del corretto assetto organizzativo predisposto e suoi scostamenti dal primario modello (condiviso, osteggiato, difficile, teorico)
Abilità nel riconoscere gli scostamenti dagli obiettivi
Abilità nella capacità decisionale

Le capacità manageriali
Ai responsabili della realizzazione e della esecuzione del nuovo assetto organizzativo l’azienda richiederà una chiara e dettagliata conoscenza dei mezzi strutturali, economici e umani disponibili in azienda:
Capacità di condivisione delle scelte operate
Capacità di adattarsi al nuovo modello in modo positivo e flessibile
Capacità di identificare con oculatezza i mezzi da utilizzare per il raggiungimento dei nuovi obiettivi prefissati
Capacita di valutare le R.U. in funzione delle prestazioni e del potenziale per collocarle nelle posizioni più idonee
Capacità di trasmettere competitività positiva nei e tra i settori dell’azienda e o con altre aziende
Capacità di valorizzare i talenti emergenti
Capacità di controllare passo-passo che ci sia coerenza tra quanto predisposto e quanto realizzato (tenuta)
Capacità di controllare i propri personalismi a favore di una visione oggettiva e aziendale dei nuovi asset organizzativi
Capacità di individuare i segnali di malessere nascenti
Capacità di implementare ai collaboratori i nuovi asset
Capacità di coinvolgere i collaboratori nei programmi predisposti
Capacità di essere propositivi ed innovativi
Capacità di valutare se la qualità fornita dai nuovi asset organizzativi sia in linea o superiore alla qualità attesa
Capacità di infondere entusiasmo ed approvazione
Le abilità manageriali: cambiamenti
Le aziende, per scelte obbligate o per volontà, possono effettuare cambiamenti che incidono sull’organizzazione, sulle R.U., sui mezzi, sull’operatività, sull’assetto finanziario e societario e così via.
La gestione dei cambiamenti è un momento difficile della vita delle aziende perché in genere le novità ci fanno paura, le valutiamo con preoccupazione perché direttamente o indirettamente ci coinvolgono, modificano tutto quanto avevamo acquisito e costruito, ci mettono alla prova, rappresentano nuovi esami, nuovi impegni, nuovi confronti, sono l’ignoto e spesso le avversiamo senza neanche conoscerle.

La necessità di cambiare
I cambiamenti sono necessari per l’esponenziale rapidità di modifica dei contesti socio culturali ed economici e ci obbligano a stare al passo con i tempi:
Per l’avanzare delle nuove tecnologie
Per i diversi modelli sociali nascenti
Per i diversi modelli strutturali ed economici
Per capire, resistere o magari attaccare le nuove minacce
Per cogliere le opportunità che i nuovi scenari rappresentano
I cambiamenti sono affidati ai responsabili delle strutture operative che li devono gestire nell’interesse esclusivo dell’azienda e nel rispetto delle normative vigenti.
I responsabili sono i tutori delle strutture organizzative.
L’implementazione delle scelte
Le scelte possono non piacere
Le scelte non sono sempre facili né comode
Le scelte possono toccare le nostre sensibilità, i nostri valori, i nostri principi
Le scelte a volte ci toccano personalmente o toccano i nostri collaboratori
Le scelte possono essere sacrifici, rinunce, doveri
Le scelte possono significare aumento di responsabilità
Le scelte possono rappresentare paure, timori, ignoto
Le scelte sono nuove prove da superare
Le scelte si applicano e si implementano
Le scelte si possono discutere con la direzione, i dibattiti e gli scontri se costruttivi possono aiutare, ma alla fine della fiera le decisioni prese si applicano e si implementano
Trasmettendole
Gestendole
Controllandone andamenti e risultati
Facendosene garanti
Minacce ed opportunità
La vita è costernata di minacce ed opportunità; la nostra grande capacità deve consistere non solo nel godere delle cose buone che si presentano ma tentare con spirito positivo di trasformare le quotidiane difficoltà in opportunità:
"car’ o mur’ s’acconcia a via"
"Cade il muro si aggiusta la strada" dice un vecchio proverbio napoletano.
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